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Immagine del redattorePiero Manarolla

Tutto quello che c'è da sapere sugli Amminoacidi Ramificati (BCAA)

Si sente talvolta dire che gli aminoacidi ramificati potrebbero avere controindicazioni a livello epatico, renale e non solo. Ma si tratta di realtà o di leggende metropolitane? Di seguito cercheremo di capire qualcosa di più su questi speciali nutrienti.

BCAA e falsi miti
BCAA

Cosa sono i BCAA? Gli amminoacidi ramificati, ovvero i BCAA - Branched Chain Amino Acids, sono tre (Leucina, Isoleucina e Valina), sono amminoacidi essenziali per l’organismo umano e si trovano naturalmente e in quantità significative in molti alimenti. Ai BCAA vengono associate diverse funzioni: avviano la sintesi proteica, hanno effetti anti catabolici e stimolano la gluconeogenesi, ovvero la biosintesi endogena di glucosio che l’organismo umano mette in atto per mantenere la glicemia, quando non ci sono altre fonti di glucosio. Sono diversi i benefici dei BCAA, soprattutto per gli sportivi, purché si comprenda al meglio quali siano le condizioni e i dosaggi corretti. Ciò nonostante, molto spesso ci viene chiesto se i BCAA possono avere effetti collaterali, per cui vogliamo affrontare questo argomento in maniera chiara e dettagliata.

I BCAA favoriscono realmente la crescita muscolare? L’anabolismo muscolare è un processo complesso che coinvolge diversi nutrienti e diversi fattori. I BCAA sono solo una parte di questo processo. Il loro apporto è estremamente importante e proprio la leucina è capace di stimolare in modo significativo la sintesi proteica (1) come confermato da numerosi studi scientifici. Il rapporto tra i BCAA dovrebbe essere quello maggiormente presente in natura, ovvero 2:1:1 (Leu:Iso:Val). Resta inteso però che i BCAA da soli non sono sufficienti per ottenere una sintesi proteica efficace: è quindi vero che attivano il processo di sintesi proteica, ma è altrettanto vero che questa richiede anche altri nutrienti per essere completata in maniera efficiente.

L’uso di BCAA può danneggiare il fegato? Questo timore è piuttosto diffuso. Quasi tutto ciò che introduciamo con la dieta viene filtrato dal fegato, ma ci sono alcune sostanze che non sono soggette al filtro epatico. Tra queste ci sono proprio i BCAA, che giungono direttamente nel circolo sanguigno, e poi vengono captati direttamente dal muscolo. Proprio per questo hanno un benefico effetto anti catabolico e di stimolazione della sintesi proteica. Non è un caso che proprio i BCAA siano utilizzati in campo medico per trattare varie patologie e complicanze epatiche, come la cirrosi e l’encefalopatia epatica (2). In conclusione i BCAA non danneggiano il fegato.

L’uso di BCAA può danneggiare i reni? È il secondo grande timore diffuso tra coloro che usano integratori. Poiché questo gruppo di aminoacidi viene captato direttamente dal tessuto muscolare, non crea danni renali. Ancora una volta sono proprio i BCAA ad essere somministrati a pazienti con insufficienza renale cronica (IRC) perché, riducendo il catabolismo muscolare, migliorano anche la prognosi di questi pazienti (3). Ogni eccesso va evitato, ma questo andrebbe evitato per qualunque alimento, e vale ovviamente anche per gli integratori.

L’uso di BCAA può danneggiare il cuore? È la terza, diffusa, leggenda metropolitana in relazione ai BCAA. Gli aminoacidi sono necessari per ogni tessuto muscolare, e tra questi c’è anche quello cardiaco. Pertanto, non solo non hanno effetti nocivi in questa direzione, ma possono divenire un importante substrato energetico per il cuore in seguito ad ischemia. Non solo, i BCAA somministrati ai pazienti ischemici potrebbero avere un effetto positivo (effetto anabolico) sulle proteine del miocardio (4).

Un uso equilibrato di integratori di BCAA, pertanto, non solo non ha effetti collaterali, ma può addirittura avere benefici effetti terapeutici, ma in questi casi devono sempre essere gestiti dalle mani di un medico esperto. Questo non significa che l’assunzione di BCAA sia sempre utile agli sportivi: come ogni integrazione, infatti, va usata con criterio, nei tempi e nei modi utili per le reali esigenze fisiologiche. Possiamo però escludere tassativamente che un loro uso equilibrato possa avere effetti indesiderati su un organismo sano.

Bibliografia

1. Amino Acids. 2016 Jan;48(1):41-51. doi: 10.1007/s00726-015-2067-1. Epub 2015 Aug 9.

2. J Nutr. 2006 Jan;136(1 Suppl):295S-8S.

3. J Nutr. 2006 Jan;136(1 Suppl):299S-307S.

4. Ann Univ Mariae Curie Sklodowska Med. 2004;59(2):91-5.


Tratto da Ethic Sport

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