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GRIFFONIA: un rimedio naturale contro cefalea ed emicrania

Aggiornamento: 29 dic 2018


La Griffonia simplicifolia, nota anche come fagiolo africano, è una pianta che ha conosciuto in questi ultimi anni un inatteso successo. Si è rivelata capace di combattere con efficacia cefalee e crisi di emicrania, due patologie dolorose a carico del sistema nervoso centrale. Sono più di sette milioni gli italiani che soffrono di mal di testa. Un dato significativo che dimostra come tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati alle prese con i sintomi fastidiosi e invalidanti della cefalea.


Cefalea e Griffonia

Una vita stressante, fattori emotivi, la familiarità con l'emicrania oppure alcune  intolleranze alimentari possono essere le cause scatenanti di una patologia che interferisce con il normale svolgimento delle attività quotidiane. I sintomi sono la comparsa di un dolore che può coinvolgere tutta la nuca o solo una parte. La nausea, la fotosensibilità, un'eccessiva lacrimazione sono alcuni tra i disturbi tipici del mal di testa. Recenti studi scientifici, resi noti durante il Congresso della Società Italiana Studio Cefalee, hanno dimostrato come la Griffonia Simplicifolia, in associazione con il tanaceto, possa contribuire ad attenuare i sintomi della cefalea. Assumere un integratore a base di Griffonia aiuta ad alleviare i sintomi neurologici e visivi tipici del mal di testa.


Le origini della Griffonia

La Griffonia è una leguminosa d'origine africana. Nasce nelle zone della Costa d'Avorio e del Ghana e può raggiungere i tre metri d'altezza. Il principio attivo della pianta è racchiuso nei semi, piccoli involucri di un bel rosso intenso che vengono raccolti quando hanno raggiunto la completa maturazione. Una piccola curiosità: i semi di colore più scuro contengono una quantità maggiore di principio attivo. Le popolazioni africane hanno sfruttato, nel corso dei secoli, ogni parte di questa pianta. Le foglie venivano utilizzate per le ferite, il succo per la nausea e la corteccia masticata per alleviare le infiammazioni della bocca. L'interesse occidentale per la Griffonia inizia negli anni '80 con i primi studi relativi alle funzioni svolte dal triptofano e dalla serotonina.


Le proprietà della Griffonia

Per comprendere le proprietà della Griffonia occorre fare una piccola incursione in campo chimico. I semi di questa leguminosa contengono un amminoacido importante ovvero il 5-HTP idrossitriptofano, un derivato del triptofano. Quest'ultimo viene normalmente introdotto con l'alimentazione ma soltanto una piccola percentuale riesce a superare la barriera emato-encefalica del nostro organismo. Il 5-HTP, invece, non si lega a nessuna proteina e supera tale barriera con una percentuale altissima. Una quantità importante di questo amminoacido viene trasformata in serotonina, un neurotrasmettitore presente soprattutto nel sistema nervoso centrale.


Griffonia e Serotonina

La ricerca scientifica ha dimostrato che bassi livelli di serotonina possono provocare l'insorgere di cefalee più o meno dolorose. Aumentare la presenza di questo neurotrasmettitore nel sangue contribuisce a diminuire sia il numero che l'intensità degli attacchi di mal di testa ed emicrania. Gli integratori di Griffoniaaumentano in modo naturale la quantità di serotonina nel sangue. L'associazione con il tanaceto e la spirea, efficace analgesico, contribuisce a ripristinare il benessere fisiologico del sistema nervoso centrale. Il 5-HTP contenuto nella Griffonia Simplicifolia viene rapidamente assorbito e metabolizzato naturalmente, senza creare sovraccarichi pericolosi a livello renale. Un ultimo aspetto da non sottovalutare è la mancata assuefazione e dipendenza. La Griffonia in capsule può essere assunta, infatti, per lunghi periodi senza particolari effetti collaterali. In gravidanza e in allattamento, prima di utilizzarla, occorre sentire il parere del medico.


Altre proprietà delle Griffonia

Le virtù di questa leguminosa africana sono numerose. Può rivelarsi utile nella lotta contro il sovrappeso perché contrasta in modo efficace la fame nervosa. È consigliata nel trattamento delle depressioni di lieve intensità e per combattere l'insonnia. Durante la menopausa è efficace nella prevenzione delle famigerate "vampate di calore" e degli sbalzi d'umore.

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